Ogni volta che sei in procinto di buttare un rifiuto vieni colpito da una serie di preoccupazioni e domande? Dove vanno le lattine? Dove si butta il vasetto dello yogurt? E la carta bagnata? Niente è così facile e immediato quando si parla di raccolta differenziata, ma al tempo stesso nulla è impossibile! Siamo qui per poter rispondere alla domanda più ostica di tutte: come fare la raccolta differenziata?
Iniziamo subito dicendo che questa attività è un dovere preciso per ognuno di noi, poiché dietro allo smaltimento e alla corretta divisione dei rifiuti vi è davvero un universo di benefici. Recuperare i rifiuti in modo da riciclare le materie prime è un dovere che ogni cittadino deve rispettare. Ma come si rispetta una cosa che non si conosce? Il nostro compito è quello di aiutarti a conoscere meglio questo settore, informandoti con una guida completa che vada a toccare tutti gli aspetti importanti.
Perché è bene rispettare le divisioni per quanto riguarda la carta, la plastica e il vetro, andando poi a prevedere una serie di accorgimenti che variano in base al comune di residenza. Vi sono poi degli scarti che non possono essere smaltiti, e quindi andrebbero inseriti all’interno dei materiali non recuperabili. Siamo pronti a fornirti una serie di linee guida per capire meglio come fare la differenziata.
Raccolta differenziata: come si fa?
Ti sei mai domandato perché sia così importante fare la conta differenziata suddividendo quindi i rifiuti? Sicuramente è un’attività che, per molti, appare complicata e noiosa, ma è al tempo stesso indispensabile. Lo scopo è di evitare che il materiale arrivi, indistintamente nella sua totalità, nelle discariche, con conseguenze che sono pericolose e negative per l’ambiente. E’, quindi, fondamentale trasformare la spazzatura, che viene prodotta quotidianamente in ogni casa, in materiale che potrà portare alla produzione di nuovi oggetti.
Una volta differenziati, i materiali vengono poi inviati all’interno di appositi impianti; è qui che saranno selezionate le parti utili per arrivare al riciclo e al recupero. Si tratta di un processo favorevole per ogni tipologia di rifiuto, ma in particolare per materiali come la plastica che ha un drastico impatto sull’ambiente.
Per capire come fare la raccolta differenziata, è bene considerare prima di tutto le basi: ogni comune va a stabilire quali sono le divisioni, e fornisce anche i bidoni con colori differenti. Per ogni colore vi è la corrispondenza con le principali materie. Considera che vi è una standardizzazione regolata dalla norma UNI 840-1:2013 sui rifiuti:
- Il verde è il colore del Vetro ed è riciclabile;
- Blu per la Carta e cartone: è riciclabile;
- Il giallo è per la Plastica che è riciclabile;
- Marrone per i Rifiuti organici: Riciclabili;
- Il Turchese è alluminio e acciaio: riciclabili;
- Grigio per Indifferenziata: non riciclabile.
Di seguito andremo ad approfondire i vari materiali, così da aiutarti a capire come ti dovrai comportare nell’inserire i rifiuti nei diversi contenitori per spazzatura.
Come fare raccolta differenziata della plastica
Apriamo il coperchio, e parliamo di plastica: che cosa si getta all’interno di questo cassonetto? Ci possono finire gli imballaggi, SOLO gli imballaggi di protezione, o di trasporto degli alimenti e oggetti vari. Sì a sacchetti di plastica e pellicola, ottimi per creare poi nuovi imballaggi o contenitori. Da poco tempo fa anche piatti e bicchieri di plastica possono finire dentro questa pattumiera, ma non inserire mai le posate dello stesso materiale.
Il no deciso è invece rivolto a cartelle in plastica, le custodie per CD e DVD, e tutti quegli imballaggi che contengono ancora evidenti residui di cibo. Se mangi lo yogurt, non buttare qui il vasetto, così come non dovrai inserire le confezioni delle uova, e le retine della frutta. Puoi approfondire questo argomento leggi il nostro articolo dedicato alla raccolta differenziata della plastica.
La carta
Per capire come fare la raccolta differenziata della carta è bene considerare sempre e solo tutto ciò che è pulito. Questo vuol dire sì ai sacchetti di carta, ai rotoli, ai fogli, alle scatole e alle riviste. Ma il no convinto è da rivolgere a carta oleata o plastificata, gli involucri dei biscotti e la carta bagnata o sporca con residui di sostanze o cibo.
L’umido
Che cosa possiamo raggruppare sotto questo tipo di categoria? Praticamente devi metterci tutti gli scarti del tuo operato in cucina. Si va dagli alimenti scaduti, passando per i gusci di uovo e i fondi di caffè, fino ad arrivare ai fiori e al fogliame. Via libera alle cialde in plastica di caffè o tè e alla lettiera per animali. Questo raggruppamento è molto importante perché l’umido diventa energia, ed essendo biodegradabile, produce biogas.
Il vetro e il legno
Li uniamo per comodità, ma NON vanno gettati insieme, sia chiaro! Il vetro è riciclabile al 100%, e accolto in ogni sua forma: dalle bottiglie ai bicchieri, dai barattoli ai soprammobili. Non possono invece essere inserite nelle campane apposite dei rifiuti le fialette farmaceutiche, le lampadine e anche i vetri dei neon.
Per quanto riguarda il legno invece, dovrà essere portato al Centro di Raccolta in quanto considerato come un materiale prezioso. Chiaramente si tratta di un servizio gratuito che può essere considerato da qualsiasi cittadino.
E le lattine?
Ci teniamo a fare un altra distinzione perché non tutti sanno che gli oggetti in metallo dovranno essere necessariamente portati ai Centri di Raccolta. Evita di gettare invece tubi e pentole, che sono invece destinati alla raccolta speciale. Vengono invece considerate riciclabili le lattine, le vaschette in alluminio, i barattoli, i coperchi e i tappi. Le lattine, in base al comune di residenza, possono essere gettate in diversi bidoni. Per esempio a Torino sono unite al vetro, mentre nel capoluogo campano sono con la plastica.
Quali sono i rifiuti speciali
Tutti i materiali che non potranno essere recuperati, e che quindi non seguono la logica della differenziata sono: le pile usate (per le quali vi sono appositi contenitori), i farmaci scaduti e abiti usati. Citiamo anche le vernici, le batteria, i toner, e gli oli minerali. Passiamo poi ad altri rifiuti speciali, che nascono come risultato di lavori in casa e prodotti chimici. In alternativa parliamo anche di quei prodotti ingombranti, per i quali bisognerà chiamare l’azienda specifica che si occupa di questo genere di spazzatura.
In questo modo si evita di imbattersi in spiacevoli sanzioni e multe che riguardano l’abbandono di sacchetti in zone non adibite. Discorso analogo per chi effettua un deposito di sacchetti non differenziati: tutto dipende dal comune di residenza al quale ti consigliamo di rivolgerti per ottenere maggiori info.
Come fare la differenziata porta a porta?
Ultimo capitolo che vogliamo toccare è quello legato al cosiddetto “porta a porta” che viene attuato nei centri urbani. Ciò significa che fisicamente ci sono degli operatori, il cui compito è quello di andare a prelevare l’immondizia direttamente dalla strada. Se da un lato c’è il vantaggio di non dover più vedere bidoni della spazzatura, dall’altro vi è un’invasione di sacchetti e sacchettini sui lati della strada e vicino alle porte.
La differenziazione in questo caso viene fatta in casa, e si segue un ordine ben definito giornaliero di rifiuti da gettare. I sacchetti lasciati fuori porta prevedono, che un dato materiale sia raccolto solo in un giorno specifico: carta il mercoledì e plastica il venerdì, per esempio. In questo modo ogni cittadino dovrà organizzare a casa dei bidoni o mobili contenitivi per la spazzatura. Sarà poi fondamentale consultare sempre il calendario per evitare di accumulare rifiuti in casa, o magari sul terrazzo.
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